“Sostegno, speranza, amore”. Sono queste le armi che Genny Zuniga, studentessa 16enne di Bakersfield (California), ha imparato a usare per difendersi dalle offese di chi sa giudicare solo le apparenze. Un’adolescente che sin da bambina è stata costretta “a confrontarsi con un’immagine negativa del corpo”.
“Non credo che le persone capiscano quanto sia realmente facile crescere pensando di essere inutili. Mi sono sentita troppo grassa, troppo stupida, troppo ignorante o troppo alta”, racconta Genny davanti la telecamera, mentre mostra il suo corpo disegnando quelle offese sulla pelle. “Le persone dicevano delle cose su di me, io stessa avevo dei pensieri negativi, portavo quegli insulti dentro di me. Quando provavo a tirarli fuori, a farli uscire dalla mia testa, restavano lì”.
Poi Genny ha capito che l’unico modo per zittire le voci dei bulli era credere in se stessa, immergersi in una vasca piena di fiducia: “Ho dovuto circondarmi di sostegno, speranza e amore. E ho cominciato a vedere me stessa per quello che realmente sono: bella, amata e importante”.
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